Camera iperbarica e fibromialgia, ecco come l’OTI ha riacceso le speranze tra i pazienti

Secondo le ultime stime sono circa 1.5 milioni le persone che nel nostro Paese soffrono di Fibromialgia, una malattia di tipo reumatico che colpisce prevalentemente la colonna vertebrale, le spalle, il cingolo pelvico, gli arti superiori e quelli inferiori.

Cosa vuol dire soffrire di fibromialgia?

Vuol dire soffrire di una sindrome che provoca dolori muscolari cronici e diffusi associati a rigidità, disturbi dell’umore e affaticamento cronico (ovvero astenia).

La fibromialgia NON è una forma di artrite!

La fibromialgia è una forma di reumatismo che colpisce i tessuti molli, dunque extra articolare: da questa affermazione deriva il primo mito che deve essere assolutamente sfatato.

Non stiamo parlando di una particolare forma di artrite: questo vuol dire che nessuno degli arti del paziente è interessato da deformazioni articolari.

Origine e diagnosi della fibromialgia

Per comprendere fino in fondo l’effetto terapeutico positivo dell’ossigenoterapia iperbarica sulla fibromialgia è bene conoscere cause ed origini di questa patologia.

Studi condotti dall’Università di Tel Aviv hanno individuato nell’alterazione dei neurotrasmettitori la causa principale della fibromialgia: l’invio di impulsi sbagliati scatena infatti una contrazione dei muscoli con una frequenza tale da provocare dolore e rigidità in tutto il corpo.

Il paziente affetto da fibromialgia è sempre stanco, incontra molte difficoltà nel mantenere alta la concentrazione quando svolge qualsiasi tipo di attività.

Diagnosticare la fibromialgia non è affatto semplice, tuttavia grazie agli sforzi dell’American College of Rheumatology (ACR) sono stati individuati criteri che favoriscono una diagnosi standard della patologia.

Al fine di mettere insieme i sintomi lamentati dal paziente e gli effettivi segni rilevati dal dottore durante la visita è necessario sfruttare un approccio multidisciplinare che vede coinvolte figure specialistiche differenti: un reumatologo, un ortopedico, un fisiatra, uno psichiatra ed uno specialista della terapia del dolore.

Camera iperbarica e fibromialgia, uno studio per conoscere gli effetti dell’OTI

Quale sia la terapia o il farmaco più adatto per trattare la fibromialgia, per aiutare i pazienti a vivere meglio e, soprattutto, a sopportare meno dolore possibile è motivo di scontro e dibattito nel mondo accademico.

Un segnale positivo arriva da coloro che hanno visto nell’ossigenoterapia iperbarica una valida alternativa ad analgesici, miorilassanti e infinite sedute di riabilitazione.

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori israeliani su 60 donne affette da sindrome fibromialgica ha dimostrato che respirare ossigeno puro ad una pressione più elevata rispetto a quella atmosferica all’interno della camera iperbarica favorisce un maggiore afflusso di sangue nei tessuti.

Il risultato finale è un aumento della soglia del dolore e, di conseguenza, un netto miglioramento delle condizioni di vita di questi pazienti.

Come sono arrivati a questo risultato? Scopriamo insieme analizzando gli step principali dello studio.

Fibromialgia reumatica: obiettivi e caratteristiche dello studio

Conoscere gli effetti dell’ossigenoterapia iperbarica sui sintomi tipici della sindrome fibromialgica e sull’attività celebrale dei pazienti: questo lo scopo dello studio condotto dai ricercatori israeliani.

Per raggiungere questo traguardo i pazienti, donne di età compresa tra i 21 ed i 67 affette da fibromialgia da almeno due anni, sono stati divisi in due gruppi:

  1. GRUPPO TRATTAMENTO: composto da soggetti valutati all’inizio e alla fine della terapia in camera iperbarica;
  2. GRUPPO CROSSOVER: composto da soggetti valutati all’inizio dello studio, dopo un periodo senza terapia e dopo un periodo con terapia.

 

Il protocollo terapeutico seguito prevedeva 40 sedute in camera iperbarica per 5 giorni a settimana dalla durati di 90 minuti: l’ossigeno respirato durante la terapia era puro ed aveva una pressione di 2 ATA.

I testi di valutazione condotti nel corso della terapia sui due gruppi di pazienti prevedevano:

  • stima dei tender points e della soglia del dolore;
  • analisi della qualità della vita durante la terapia;
  • Tomografia Celebrale (SPECT) per conoscere gli eventuali cambiamenti nell’attività celebrale.

Fibromialgia reumatica: i risultati

Tutti i test condotti sui pazienti trattati con ossigenoterapia hanno evidenziato risultati più che positivi soprattutto se si considera la variabile “qualità della vita”.

L’attività celebrale dei pazienti, dopo aver respirato ossigeno pure in camera iperbarica, si è normalizzata: l’iperreattività è diminuita nella zona posteriore mentre, nella zona frontale, l’attività celebrale è cresciuta.

L’obiettivo prefissato al momento dell’inizio è stato ampiamente raggiunto dal momento che, attualmente, siamo in grado di affermare che la camera iperbarica e l’ossigenoterapia permettono di curare realmente questa malattia: a differenza degli altri rimedi si agisce sulle cause e sui sintomi della sindrome fibromialgica.

Tuttavia, un aspetto su cui è necessario indagare è il tempo, ovvero il numero di sedute e la frequenza della terapia necessarie per raggiungere uno stato di guarigione.

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