Come vengono classificate le apnee notturne e quali sono le principali cause e rimedi

La respirazione di coloro che soffrono di apnee notturne si interrompe ciclicamente durante la notte a causa di un blocco ripetuto delle vie aeree dovuto al collasso del tessuto nella zona posteriore della gola.

Ogni volta che la respirazione si interrompe viene a mancare in tutto l’organismo e nel cervello l’ossigeno e questo porta al risveglio.

Di apnee ostruttive del sonno soffrono principalmente gli uomini ma tra i pazienti affetti ci sono anche diversi bambini e donne.

Coloro che soffrono di apnee notturne hanno un sonno disturbato e di bassa qualità e durante il giorno soffrono di sonnolenza, scarsa concentrazione, riflessi rallentati, umore ballerino e, nei casi peggiori, depressione.

Sottovalutare le apnee notturne espone inoltre ad una serie di patologie più gravi come le problematiche al fegato, il diabete, aumento del peso e malattie cardiache.

Consapevoli di quelli che sono i rischi ai quali si è esposti vediamo insieme in che modo vengono classificate le apnee notturne, le cause che le generano e come accorgersi di soffrirne.

Cosa può causare le apnee notturne

Nell’analizzare le cause che sono dietro le apnee notturne si è soliti distinguere tra quelle meno frequenti e alcune condizioni mediche e fisiche più comuni.

Tra le condizioni fisiche e mediche che causano le apnee notturne ci sono:

  • obesità: le vie aeree si bloccano a causa degli accumuli di grasso depositato nelle collo;
  • precedenti in famiglia: sono più esposte quelle persone che hanno numerosi casi di apnee ostruttive del sonno in famiglia;
  • caratteristiche anatomiche del paziente: quando per posizione e dimensione il collo, la lingua, la mascella, le tonsille e altri tessuti sono particolarmente vicini alla parte posteriore della lingua;
  • uso di alcool, sedativi e fumo;
  • predisposizione a dormire supini;
  • frequenti congestioni nasali;
  • sindromi genetiche: sindrome da ipoventilazione centrale congenita, sindrome di Down, labbro leporino e palatoschisi. In tutte queste circostante si verifica un arretramento della lingua e le ossa facciali tendono ad essere più piccole;
  • insufficienza renale o cardiaca: le apnee sono causate da una maggiore predisposizione all’accumulo di liquidi nella zona del collo.

 

Sono cause meno frequenti di apnee ostruttive del sonno:

  • nascite premature;
  • alterazioni a livello neuromuscolare: le interruzioni e le interferenze dei segnali che dal cervello arrivano alle vie respiratorie e ai muscoli della zona toracica causano apnee notturne (è quello che accade in presenza di ictus, sclerosi laterale amiotrofica, sindrome post-polio, miastenia grave, malformazioni di Chiari);
  • problemi di tipo endocrino: gli ormoni prodotti dal sistema endocrino che possono causare questo tipo di disturbi sono legati a patologie come ipotiroidismo (vengono prodotti pochi ormoni tiroidei e questo ha una influenza negativa sulla parte del cervello che controlla il respiro ed i muscoli della respirazione), acromegalia (l’organismo produce una quantità maggiore di ormone della crescita e questo provoca cambiamenti nelle ossa del viso o nella dimensione della lingua) e ovaio policistico (una non corretta ovulazione favorisce sovrappeso ed obesità e, di conseguenza, le apnee notturne).

Classifichiamo CORRETTAMENTE le apnee notturne

Individuate le cause andiamo a vedere quali sono le diverse tipologie di apnee ostruttive del sonno.

La prima variante è l’apnea notturna di tipo centrale caratterizzata da una respirazione più lenta, un minor russamento e un cervello che non è in grado di gestire in modo corretto i muscoli della respirazione.

La seconda variante è l’apnea ostruttiva più comune caratterizzata da un russamento maggiore e che si manifesta quando, durante il sonno, il tessuto mole nella parte posteriore della bocca si rilassa bloccando le vie aeree.

La terza tipologia di apnea notturna è una “sintesi” delle varianti precedenti e viene definita di tipo misto o complesso.

Come capire se soffri di apnee notturne e quali sono i rimedi

I disturbi del sonno come le apnee notturne sono diventati negli anni sempre più frequenti: su questo hanno certamente influito maggiore stress, ritmi frenetici e un maggior tasso di obesità.

Oltre al russare coloro che soffrono di apnee ostruttive del sonno hanno risvegli tormentati da forti mal di testa, disturbi dell’umore a causa dei numerosi risvegli e un forte senso di stanchezza generale.

La soluzione migliore quando si soffre di apnee del sonno in forma grave è quella di affidarsi a centri specializzati per intraprendere un percorso mirato che prevede il coinvolgimento di un otorinolaringoiatra.

Nella quotidianità è possibile adottare una serie di buone abitudini che aiutano a ridurre e prevenire i sintomi dell’apnea del sonno, vediamoli insieme.

Per quanto riguarda i cambiamenti da apportare al proprio stile di vita troviamo:

  • praticare regolarmente attività fisica;
  • perdere il peso in eccesso;
  • non abusare di alcool;
  • evitare sonniferi;
  • ridurre (oppure evitare) la caffeina;
  • smettere di fumare;
  • cercare di rendere il più regolari possibile le ore di sonno.

Nel momento in cui si va a letto invece sarebbe utile evitare di dormire sulla schiena e cercare di tenere la testa sollevata.

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